Stufe a pellet: come effettuare la pulizia
La pulizia della stufa a pellet deve essere svolta periodicamente: scopri come e ogni quanto
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Le stufe a pellet rappresentano uno dei sistemi di riscaldamento ecosostenibile più apprezzati degli ultimi anni grazie a una serie di vantaggi quali la praticità di utilizzo, il comfort energetico raggiungibile e soprattutto la significativa riduzione dei consumi rispetto ai combustibili domestici tradizionali, quali gas metano, GPL e gasolio. Il pellet è un materiale combustibile che si presenta in forma di piccoli cilindretti di legno essiccato e pressato meccanicamente, senza aggiunte di colle o altre sostanze nocive. Uno dei pellet migliori sul mercato è senza dubbio quello canadese, ma questo combustibile può essere ricavato anche da materiali di scarto sicuramente più economici, come la segatura, a patto però che essi non contengano alcuna sostanza che possa diventare nociva se bruciata.
Il funzionamento di una stufa a pellet si basa su una resistenza elettrica, detta candeletta, necessaria per innescare la combustione del pellet (200-250°C) in totale sicurezza. Il calore sprigionato dal pellet ardente viene irradiato nell’ambiente tramite condotti di aerazione oppure direttamente dal corpo della stufa, rivestito con materiali particolarmente adatti a questo scopo come la ceramica, la pietra ollare, la ghisa o l’acciaio. In questo modo una stufa a pellet è capace di assicurare un elevato comfort termico all’interno della propria abitazione e al tempo stesso di ridurre almeno del 50% la bolletta del gas. L’efficacia di una stufa a pellet dipende da due fattori estremamente importanti. Innanzitutto, occorre valutare esattamente la potenza termica necessaria al fine di ottenere un riscaldamento efficace in tutti gli ambienti della casa. Una volta scelto il modello più adatto alle proprie esigenze, bisogna poi prestare particolare attenzione alla sua pulizia e manutenzione. Scopriamo come.
Ogni quanto pulire una stufa a pellet
Pulizia e manutenzione della propria stufa a pellet sono importanti non solo per il corretto funzionamento della stessa, prevenendo in questo modo danni, malfunzionamenti e guasti, ma anche per mantenere inalterata la salubrità e l’igiene di ogni singolo ambiente della casa. La combustione del pellet produce infatti cenere e polveri che si vanno ad accumulare all’interno dell’impianto. Se, per esempio, non vengono rimosse periodicamente queste potrebbero finire nei condotti di aerazione, o fuoriuscire dalla stufa sul pavimento dell’ambiente in cui è stata installata, e da qui cominciare a essere inavvertitamente trasportate in ogni angolo della casa. Vediamo ora nel dettaglio tutti gli interventi di pulizia e manutenzione che è possibile effettuare in autonomia e quelli invece che richiedono l’intervento di un tecnico specializzato.
Pulizia ordinaria e straordinaria della stufa a pellet
L’intervento o meno di un tecnico specializzato è la differenza fondamentale tra quella che si definisce pulizia o manutenzione ordinaria, ovvero quella che è possibile effettuare in totale autonomia, e quella detta appunto straordinaria da effettuarsi di regola una volta all’anno. Un’ulteriore differenza è data inoltre dalla frequenza delle due tipologie di interventi. Prima di vedere nello specifico come pulire ogni singolo componente della stufa, riassumiamo brevemente la frequenza consigliata per ogni tipo di intervento.
- Manutenzione ordinaria: pulizia vetro, braciere e supporto braciere ogni giorno, svuotamento cassetto cenere (se presente) ogni 2 giorni e pulizia camera di combustione ogni 7 giorni;
- Manutenzione straordinaria: verifica o pulizia camera fumi, scambiatori passaggio fumi (se presenti), impianto scarico fumi, presa d’aria esterna e condotto aria comburente, sistema di ventilazione (bocchette, canali di conduzione, griglie), ventilatore fumi, ventilatori ambiente (se presenti), componenti elettrici ed elettronici (se presenti), tenuta e usura guarnizioni del vetro e di tutti gli altri elementi soggetti a usura, zona retrostante pannelli radianti (se presenti componenti elettrici o elettromeccanici). Questi interventi sono da pianificare una volta l’anno.
Come pulire la stufa a pellet
Vediamo ora nel dettaglio alcuni consigli su come effettuare la pulizia ordinaria dei principali componenti di una stufa a pellet.
- Rivestimento. Soprattutto se in ceramica, utilizzare un panno morbido e asciutto. Utilizzare prodotti specifici per la superficie se lo sporco è ostinato. Se invece il rivestimento è in metallo verniciato, utilizzare un panno morbido e umido.
- Vetro. Scottex inumidito o uno straccio. Non usare detergenti di alcun tipo e asciugare perfettamente per evitare che alla prima accensione le polveri della combustione si attacchino su di esso.
- Cassetto della cenere. Utilizzare un bidone aspiracenere o in alternativa un’aspirapolvere e rimuovere tutta la cenere presente nel cassetto, sul braciere, lungo i bordi e le guarnizioni.
- Braciere e supporto braciere. Rimuovere il deflettore e pulirlo con un panno. Sfilare il braciere e rimuovere cenere e incrostazioni cercando di rendere la superficie più liscia possibile. Verificare che siano puliti anche foro di accensione e supporto del braciere.
- Canale di caduta del pellet. Utilizzare il beccuccio di un’aspirapolvere e cercare di pulire anche le pareti interne in modo che siano il più lisce possibile.
- Camera di combustione. Se la stufa è usata quotidianamente, pulire la camera di combustione settimanalmente. Dopo aver rimosso deflettore del braciere e braciere, liberare lo schienale della camera, ruotarlo, far cadere tutta la cenere all’interno e pulire bene le pareti interne e, prima di reinserirli, i componenti rimossi.
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