Come richiedere e ottenere il Bonus Ristrutturazione 2023
Scopri in cosa consiste il Bonus Ristrutturazione per il 2023, quali sono gli interventi inclusi, come richiederlo e come ottenerlo.
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Indice
- Bonus Ristrutturazione 2023: novità per il nuovo anno
- Bonus Ristrutturazione: cos’è e come funziona
- Come è nato il Bonus Ristrutturazione
- Bonus Ristrutturazione 2023: chi può richiederlo?
- Bonus Ristrutturazione 2023: quali sono le spese ammesse?
- Bonus Ristrutturazione 2023: come richiederlo e cosa fare
- Agevolazioni extra ed esempi di detrazioni
Il cosiddetto Bonus Ristrutturazione, chiamato anche Bonus Casa, consente a chi effettua lavori nella propria abitazione di avere diritto ad una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 96.000 euro. Anche l’ultima Legge di Bilancio ha infatti confermato, in linea con quella dell’anno precedente, la proroga del Bonus Ristrutturazione fino al 2024, a regole invariate per quanto riguarda i lavori ammessi, ma con qualche novità sul fronte delle certificazioni e del Superbonus.
In questa guida di Desivero vedremo quindi come ottenere il Bonus Ristrutturazione 2023, cosa comprende, come funziona e tutti i requisiti, in modo da farci trovare preparati nel caso avessimo in programma di ristrutturare completamente, o in parte, la nostra casa.
Bonus Ristrutturazione 2023: novità per il nuovo anno
A conferma con le direttive introdotte nel 2022, anche il Bonus Ristrutturazione 2023 va a rinnovare le opportunità offerte ai contribuenti per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica, confermando anche i nuovi obblighi introdotti lo scorso anno.
Questi, sono legati al cosiddetto Decreto Antifrode, esteso di conseguenza anche al bonus per la ristrutturazione casa nel 2023. In contrasto alle frodi, si dovrà produrre il visto di conformità e l’attestazione di congruità delle spese da parte di professionisti abilitati.
Una novità tutta del Bonus Ristrutturazione Casa 2023 è quella relativa al Superbonus, che scende ora al 90%. La diminuzione esclude però gli interventi sulle unità unifamiliari, per cui il bonus resta al 110 fino al 31 marzo 2023 a patto che siano stati completati il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022; il Superbonus 110% per gli interventi nei Comuni colpiti da eventi sismici rimane invece in vigore fino al 2025.
Bonus Ristrutturazione: cos’è e come funziona
Ora che abbiamo raccolto tutte le ultime notizie sul Bonus Ristrutturazione 2023, possiamo andare a chiarirne ogni aspetto fondamentale. Come già accennato, questo tipo di bonus consiste in una detrazione fiscale del 50% applicata al reddito delle persone fisiche – quindi sull’IRPEF – per alcuni tipi di lavori che coinvolgono immobili residenziali. Questa manovra, al fine di stabilizzare le agevolazioni governative in campo edilizio, va a disporre la proroga delle detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie e per la riqualificazione energetica, almeno fino al 31 dicembre 2024.
Da contribuenti, potremo quindi detrarre il 50% delle spese sostenute per la riqualificazione edilizia, e per manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli, fino ad un tetto massimo di 96.000 euro. La restituzione del bonus è ripartita in 10 quote annuali di uguale importo, detratte per l’appunto dalle tasse.
Come è nato il Bonus Ristrutturazione
Come già detto, quando si parla di Bonus Ristrutturazione, il riferimento va alla detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF introdotta per la prima volta dall’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986. Con il passare del tempo, questo tipo di bonus è stato potenziato, in particolare con il Decreto Legge giugno 2013, n. 63 (articolo 16, comma 1).
Con il cosiddetto Decreto Rilancio, il Governo ha poi previsto la possibilità di scegliere, in alternativa alla semplice detrazione su 10 anni, anche la cessione del credito e lo sconto immediato in fattura. Tramite la Manovra finanziaria del 2021, la detrazione è stata innalzata al 50%, e successivamente estesa, alle stesse condizioni, fino al 31 dicembre 2024 dalla Legge di Bilancio 2022, e confermata quest’anno per il Bonus Edilizia 2023.
Bonus Ristrutturazione 2023: chi può richiederlo?
Grazie al Bonus Ristrutturazione 2023, le agevolazioni coinvolgono tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche che svolgono opere di ristrutturazione, sostenendo ovviamente delle spese.
Più nel concreto, a chi spetta questo tipo di bonus? La normativa in fatto di Bonus Ristrutturazione 2023 e requisiti, fa riferimento ai “titolari di diritti reali o personali sugli immobili oggetto di interventi di ristrutturazione, che sostengono le spese dei lavori”. Potrebbe trattarsi di proprietari, nudi proprietari, titolari di diritti reali di godimento – pensiamo all’usufrutto -, soci di cooperative, locatari o comodatari, o ancora imprenditori individuali.
Bonus Ristrutturazione 2023: quali sono le spese ammesse?
Il bonus per la ristrutturazione della casa si applica a tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia contemplati nella guida dell’Agenzia delle Entrate. Alcuni degli interventi sono:
- sostituzione caldaia;
- impianto di condizionamento;
- ristrutturazione bagno.
Seguendo le direttive, nelle spese detraibili al 50% con il Bonus Ristrutturazione 2022 rientrano quindi anche l’acquisto di un nuovo impianto di climatizzazione o di una nuova caldaia. In più possiamo sfruttare il rinnovato Bonus Ristrutturazione anche in bagno, tra impianti, arredo e sanitari.
Bonus Ristrutturazione 2023: come richiederlo e cosa fare
Per avere accesso alle agevolazioni riservate alla ristrutturazione di casa, tutti i pagamenti delle spese sostenute dovranno essere eseguiti tramite un bonifico parlante o per detrazioni fiscali, indicando nella causale del versamento “bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’art. 16-bis Dpr 917/1986”.
Dobbiamo specificare anche il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA del beneficiario del pagamento. Il Bonus Ristrutturazione 2023 può essere richiesto anche se stiamo pagando tramite finanziamento. Inoltre, chi sceglie di usufruire del Bonus Ristrutturazione è obbligato a inviare una comunicazione all’Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori eseguiti, tra cui:
- sostituzione caldaia a condensazione;
- installazione di condizionatori in pdc;
- installazione di scaldabagni in pdc.
A seguito di tutte le novità introdotte nel 2023, per il Bonus Ristrutturazione 2023 restano da conservare alcuni documenti, utili a legittimare le agevolazioni. Nello specifico, su richiesta del Fisco, dovranno essere esibiti:
- Concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori qualora necessario;
- fatture e ricevute fiscali che provano le spese sostenute;
- ricevute dei bonifici di pagamento parlante;
- Pratica Enea qualora necessario.
Naturalmente è possibile richiedere il Bonus solo se all’immobile risulta la regolarità edilizia e fiscale, quindi che non sia abusivo. Può beneficiare del bonus anche chi non detiene la proprietà, dunque l’affittuario, previo autorizzazione.
Agevolazioni extra ed esempi di detrazioni
Il procedimento per acquistare su Desivero con tutti i vantaggi del Bonus Ristrutturazione 2023 è molto semplice. Non dobbiamo fare altro che effettuare il nostro ordine sul sito online, facendo attenzione a scegliere il bonifico come metodo di pagamento (è necessario effettuare un bonifico parlante specifico per le agevolazioni).
Ci verrà subito fornito il numero della fattura e la data di emissione da inserire nel bonifico. In più, vi è la possibilità di richiedere la detrazione assieme ad un finanziamento a tasso zero, da pagare in dieci rate senza interessi, o a tasso standard, con un pagamento rateale prolungato.
È sufficiente inviare una e-mail all’indirizzo assistenza@desivero.com oppure chiamare il numero 0297190019 o scrivere direttamente in chat. Gli esperti del Contact Center ci forniranno tutto il supporto necessario e ci seguiranno passo passo durante tutto il processo di acquisto.
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