Emergenza smog: incentivi alla rottamazione della tua vecchia caldaia

Il governo anticipa il "DECRETO CALDAIETTE" e stanzia 900 milioni di incentivi.

È di pochi giorni fa la notizia dell’incontro tra il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e gli assessori regionali alle Politiche ambientali delle quattro regioni del Bacino padano:

Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, riunitisi per rendere operativi entro l’estate alcuni provvedimenti per contrastare l’inquinamento. Un’azione resa necessaria dagli allarmi sulla cappa di smog provenienti da tutta Italia.

I livelli di polveri sottili registrati nella Pianura Padana dall’inizio del 2017 sono infatti preoccupanti: anche di tre volte superiori rispetto a quanto consentito dalla legge e in nove città del nord il limite. Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, specifica: “Lo smog non ha confini, per questo è necessario continuare a lavorare insieme e trovare soluzioni condivise anche rispetto alla legislazione regionale. Le risorse da sole non bastano, serve uno scatto di coraggio. Dobbiamo assumere decisioni comuni sia sul fronte riscaldamento, sia rispetto ai mezzi più inquinanti. Nel nostro Piano aria regionale stiamo andando in questa direzione e l’anticipazione delle misure nazionali rappresenta un ulteriore passo in avanti”. Galletti paventa anche una “possibile procedura d’infrazione aperta dalla Ue” a causa dei periodi di sforamento troppo lunghi.

Da quest’incontro arrivano i primi provvedimenti di governo anticipati, ovvero gli incentivi per la sostituzione delle caldaie non a norma. Il cosiddetto “decreto caldaiette” prevede quindi una classificazione degli impianti in base alle emissioni prodotte.

Per l’acquisto di sistemi di generazione ad elevata efficienza (caldaie a condensazione o pompe di calore) si può usufruire di contributi che copriranno fino al 65% della spesa ( o ecobonus);
oppure, in alternativa, è possibile usufruire degli incentivi previsti dal  Conto Termico che mette a disposizione per l’intero territorio nazionale 900 milioni di euro: 700 destinati ai privati e 200 agli edifici pubblici.

Le caldaie a condensazione sono tra i sistemi di riscaldamento più innovativi degli ultimi anni, infatti recuperano i fumi di scarico per riscaldare l’acqua e permettono un risparmio in bolletta molto elevato, anche fino al 30%. Possono essere installate in qualsiasi tipo di abitazione, il prezzo è proporzionale al rendimento e con i contributi fino al 65% si arriva a pagare l’installazione meno della metà, inoltre per scaricare la condensa è sufficiente una canalizzazione, come quella che si usa per il condizionatore.

L’inquinamento è in questi anni un problema sempre più serio, ma approfittando del “decreto caldaiette” appena varato è possibile risparmiare considerevolmente sulla spesa di installazione e sulla bolletta, con un occhio importante anche al risparmio energetico e alla salvaguardia dell’ambiente e dell’aria che respiriamo.

Io sono me più il mio ambiente e
se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso.”

José Ortega y Gasset

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