Aria nuova in bagno!

SCOPRI I TIPS&TRICKS PER RISTRUTTURARE IL TUO BAGNO USUFRUENDO DELLE DETRAZIONI FISCALI IN CORSO

Se i primi freddi ti hanno messo la voglia di ristrutturare il tuo bagno questo articolo fa per te!

In Italia da alcuni anni esistono detrazioni fiscali per chi ristruttura, ma bisogna conoscerle approfonditamente per usufruirne nel modo giusto e risparmiare. Così abbiamo chiesto al nostro esperto di svelarci alcuni tips&tricks per sfruttarle al massimo.

«La prima cosa da tenere in considerazione per usufruire delle detrazioni fiscali del 50% sulla ristrutturazione del bagno sono i diversi casi che la norma stabilisce» spiega il nostro esperto «perché spesso la legge è difficile da interpretare, meglio fare degli esempi concreti per evitare fraintendimenti».

Partiamo quindi col fare un po’ di chiarezza.

La detrazione spetta a chi effettua interventi corposi, come la demolizione di pareti, il rifacimento totale dell’impianto elettrico e/o idraulico. Ma nel caso di piccoli interventi? «Di solito questi sono compresi nella manutenzione ordinaria, per i quali sono detraibili solo i lavori effettuati sulle parti comuni degli edifici come ad esempio il lastrico solare, le fondazioni, le scale o gli atri, mentre alcuni lavori leggermente più corposi, come la demolizione di pareti o di recinzioni, vengono classificati come manutenzione straordinaria. Dal punto di vista edilizio» semplifica l’esperto «sostituire semplicemente i sanitari, il pavimento, il rivestimento del bagno o modificare la disposizione dei sanitari rientra tra i lavori di manutenzione ordinaria, e quindi non detraibile, mentre ristrutturare al fine di migliorare o rendere a norma l’impianto idrico-sanitario rientra tra le opere agevolabili».

Traduciamo questi concetti in un esempio pratico: se le tubazioni del tuo vecchio bagno sono ormai malridotte e per sostituirle è necessario rimuovere le vecchie piastrelle, quindi come conseguenza diventa obbligatorio sostituire anche i vecchi sanitari e i rivestimenti, in questo caso avrai diritto alla detrazione! Una buona notizia no?

Bonus Mobili sì e Bonus Mobili no

«Anche il Bonus Mobili è interessante per la ristrutturazione del bagno» continua l’esperto «ma la legge consente di goderne solo in caso di acquisti di arredi relativi e concomitanti ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio». Se ti stai chiedendo se sostituendo solo i sanitari è possibile cambiare anche i mobili del bagno e beneficiare del Bonus Mobili la risposta purtroppo è no. Tienine conto prima di partire con i lavori di ristrutturazione.

Fin qui abbiamo chiarito la legge, ma forse un elenco chiaro di quali lavori possono essere detratti e quali no può essere utile.

Lavori detraibili

«Chi vuole ristrutturare il bagno – precisa l’esperto – per accedere alle detrazioni fiscali deve abbinare a opere di manutenzione ordinaria lavori di manutenzione straordinaria come:

  • Rifacimento dell’impianto idrosanitario
  • Modifiche alla rete idrica di varia entità
  • Rifacimento dell’impianto elettrico
  • Spostamento di tramezze
  • Adeguamento del bagno per le necessità di un disabile

Altri interventi di manutenzione straordinaria che possono accedere alle detrazioni fiscali per ristrutturazione del bagno sono:

  • Sostituzione degli infissi
  • Realizzazione di un sistema di ventilazione
  • Realizzazione di un controsoffitto
  • Coibentazione
  • Realizzazione di lucernari
  • Risanamento delle vecchie murature
  • Sostituzione della caldaia

Lavori non detraibili

Gli interventi di semplice manutenzione ordinaria non possono invece accedere alla detrazioni:

  • Sostituzione dei sanitari
  • Sostituzione delle piastrelle
  • Trasformazione della vasca da bagno nel box doccia
  • Tinteggiatura

Casi particolari

«Ci sono alcuni casi particolari – precisa l’esperto – ad esempio l’installazione di una sauna o di un bagno turco sono considerati realizzazione e/o integrazione di servizi igienico-sanitari senza alterazione dei volumi delle superfici, nonché la sostituzione di impianti igienico-sanitari, quindi detraibili. Mentre la detrazione non è applicabile a ristrutturazioni del bagno di laboratori ed uffici.

Se però in casa avete deciso di costruire un secondo bagno, qualsiasi tipo di intervento può beneficiare delle detrazioni fiscali al 50%, l’unica condizione consiste nello sfruttare il perimetro già disponibile dell’abitato».

Quale documentazione?

«Per usufruire in modo corretto della detrazione bisogna porre anche attenzione alla documentazione» spiega l’esperto. Prima di tutto è necessario conservare copia del documento di un titolo abilitativo con permesso di costruire (DIA, SCIA, CIL ecc.). Nel caso in cui la normativa non preveda alcuna abilitazione amministrativa, il beneficiario della detrazione dovrà firmare una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui attesti che gli interventi realizzati rientrano fra quelli agevolati e riporti la data di inizio dei lavori. Una copia della comunicazione va inoltrata all’Azienda Sanitaria Locale solo nei casi in cui i decreti legislativi relativi alle condizioni di sicurezza nei cantieri ne prevedono l’obbligo, ad esempio quando in cantiere sono presenti almeno due imprese o quando in un cantiere opera un’unica impresa la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a 200 uomini-giorno. È molto importante anche conservare la ricevuta di pagamento ICI e la ricevuta di pagamento dei lavori tramite bonifico bancario.

«Il termine ultimo per beneficiare delle detrazioni fiscali è fissato al 31 dicembre 2016 – conclude il nostro esperto – ma molto probabilmente questa legge verrà prorogata anche per tutto il 2017».

Ti abbiamo fatto venire voglia di approfittare delle detrazioni per rinnovare il tuo bagno? Adesso conosci tutti i tips&tricks per cogliere questa opportunità, sfruttali!

“Non sempre cambiare equivale a migliorare,
ma per migliorare bisogna cambiare.”

Winston Churchill

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