Come richiedere e ottenere il Bonus Ristrutturazione 2022
Scopri in cosa consiste il Bonus Ristrutturazione per il 2022, quali sono gli interventi inclusi, come richiederlo e come ottenerlo.
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Indice
- Bonus Ristrutturazione: cos’è e come funziona
- Come è nato il Bonus Ristrutturazione
- A chi spetta il Bonus Ristrutturazione
- Bonus Ristrutturazione: interventi inclusi
- Novità 2022: Decreto Antifrode
- Responsabilità e attestazioni “Ora per Allora”
- Bonus Ristrutturazione: come richiederlo e cosa fare
- Agevolazioni extra ed esempi di detrazioni
Il cosiddetto Bonus Ristrutturazione, chiamato anche Bonus Casa, consente a chi effettua lavori in casa di avere diritto ad una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 96.000 euro. L’ultima Legge di Bilancio ha infatti prorogato il Bonus Ristrutturazione fino al 2024, a regole invariate per quanto riguarda i lavori ammessi, ma con qualche novità sul fronte delle certificazioni.
In questa guida di Desivero vedremo quindi come ottenere il Bonus Ristrutturazione, cosa comprende e i requisiti, in modo da farci trovare preparati nel caso avessimo in programma di ristrutturare completamente, o in parte, la nostra abitazione.
Bonus Ristrutturazione: cos’è e come funziona
Il Bonus Ristrutturazione, come già accennato, consiste in una detrazione fiscale del 50% applicata al reddito delle persone fisiche – quindi sull’IRPEF – per alcuni tipi di lavori che coinvolgono immobili residenziali. Questa manovra, al fine di stabilizzare le agevolazioni governative in campo edilizio, va a disporre la proroga delle detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie e per la riqualificazione energetica, almeno fino al 31 dicembre 2024.
Da contribuenti, potremo quindi detrarre il 50% delle spese sostenute per la riqualificazione edilizia, e per manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli, fino ad un tetto massimo di 96.000 euro. La restituzione del bonus è ripartita in 10 quote annuali di uguale importo, detratte per l’appunto dalle tasse.
Come è nato il Bonus Ristrutturazione
Come già detto, quando si parla di Bonus Ristrutturazione, il riferimento va alla detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF introdotta per la prima volta dall’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986. Con il passare del tempo, questo tipo di bonus è stato potenziato, in particolare con il Decreto Legge giugno 2013, n. 63 (articolo 16, comma 1).
Con il cosiddetto Decreto Rilancio, il Governo ha poi previsto la possibilità di scegliere, in alternativa alla semplice detrazione su 10 anni, anche la cessione del credito e lo sconto immediato in fattura. Tramite la Manovra finanziaria del 2021, la detrazione è stata innalzata al 50%, e successivamente estesa, alle stesse condizioni, fino al 31 dicembre 2024 dalla Legge di Bilancio 2022.
A chi spetta il Bonus Ristrutturazione
Grazie al Bonus Ristrutturazione 2022, le agevolazioni coinvolgono tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche che svolgono opere di ristrutturazione, sostenendo ovviamente delle spese.
Più nel concreto, a chi spetta questo tipo di bonus? La normativa fa riferimento ai “titolari di diritti reali o personali sugli immobili oggetto di interventi di ristrutturazione, che sostengono le spese dei lavori”. Potrebbe trattarsi di proprietari, nudi proprietari, titolari di diritti reali di godimento – pensiamo all’usufrutto -, soci di cooperative, locatari o comodatari, o ancora imprenditori individuali.
Bonus Ristrutturazione: interventi inclusi
Il bonus per la ristrutturazione della casa si applica a tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia contemplati nella guida dell’Agenzia delle Entrate. Alcuni degli interventi sono:
- sostituzione caldaia;
- impianto di condizionamento;
- ristrutturazione bagno.
Seguendo le direttive, nelle spese detraibili al 50% con il Bonus Ristrutturazione 2022 rientrano quindi anche l’acquisto di un nuovo impianto di climatizzazione o di una nuova caldaia. In più possiamo sfruttare il rinnovato Bonus Ristrutturazione anche in bagno, tra impianti, arredo e sanitari.
Novità 2022: Decreto Antifrode
Il Bonus Ristrutturazione 2022 va quindi a rinnovare le opportunità offerte ai contribuenti per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica, ma introduce anche nuovi obblighi. Questi, sono legati al Decreto Antifrode, in vigore per il 2022 anche per il Superbonus 110%.
In tal senso, per usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura, è obbligatoria la comunicazione del professionista che ha emesso il visto di conformità, naturalmente dopo aver effettuato le prime verifiche documentali per confermare o meno la presenza di tutti i requisiti per accedere al Bonus Ristrutturazione.
In più, vi è pure l’obbligo di presentare l’attestazione di congruità delle spese, da farsi rilasciare da un tecnico abilitato. Tecnico che è chiamato a verificare il rispetto del massimale di costi ammissibili per tipologia di intervento nell’esecuzione dei lavori di ristrutturazione.
In questo modo si cerca di contrastare le frodi, con sanzioni molto severe per i trasgressori. Dal 2022, i tecnici disonesti rischiano da 2 a 5 anni di reclusione, e da 50.000 a 100.000 euro di multa.
Responsabilità e attestazioni “Ora per Allora”
Tra le altre novità introdotte nel 2022 per il Bonus Ristrutturazione, non dobbiamo dimenticare la possibilità di riformulare la responsabilità – e i conseguenti obblighi – sui crediti fiscali ceduti. Con le modifiche, si va a chiarire che la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari, ovviamente in caso di agevolazioni indebite, è limitata a quei casi di concorso nella violazione con dolo o colpa grave.
I fornitori che hanno applicato lo sconto in fattura senza essere soggetti qualificati, e che si sono quindi ritrovati impossibilitati a cedere il proprio credito, possono acquisire il visto di conformità e le varie attestazioni “ora per allora”. Di fatto, questa disposizione coinvolge tutti i crediti legati al Bonus Casa – di cui fa parte anche il Bonus Ristrutturazione – che sono stati acquisiti prima del 12 novembre 2021 e poi bloccati dal Decreto Antifrode.
Bonus Ristrutturazione: come richiederlo e cosa fare
Per avere accesso alle agevolazioni riservate alla ristrutturazione di casa, tutti i pagamenti delle spese sostenute dovranno essere eseguiti tramite un bonifico parlante o per detrazioni fiscali, indicando nella causale del versamento “bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’art. 16-bis Dpr 917/1986”. Dobbiamo specificare anche il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA del beneficiario del pagamento. Il Bonus Ristrutturazione 2022 può essere richiesto anche se stiamo pagando tramite finanziamento. Inoltre, chi sceglie di usufruire del Bonus Ristrutturazione è obbligato a inviare una comunicazione all’Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori eseguiti tra cui:
- sostituzione caldaia a condensazione;
- installazione di condizionatori in pdc;
- installazione di scaldabagni in pdc.
Documenti da avere e da conservare a seguito di tutte le novità introdotte nel 2022, per il Bonus Ristrutturazione 2022 restano da conservare alcuni documenti, utili a legittimare le agevolazioni. Nello specifico, su richiesta del Fisco, dovranno essere esibiti:
- Concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori qualora necessario;
- comunicazione preventiva che indica la data di inizio lavori all’Azienda sanitaria locale
- fatture e ricevute fiscali che provano le spese sostenute;
- ricevute dei bonifici di pagamento parlante;
- Pratica Enea qualora necessario.
PREREQUISITO: è possibile richiese il Bonus solo all’immobile risulta la regolarità edilizia e fiscale (no abusi).
NOTA: può beneficiare del bonus anche chi non detiene la proprietà (quindi è affittuario) previo autorizzazione.
Agevolazioni extra ed esempi di detrazioni
Il procedimento per acquistare su Desivero con tutti i vantaggi del Bonus Ristrutturazione 2022 è molto semplice. Non dobbiamo fare altro che effettuare il nostro ordine sul sito online, facendo attenzione a scegliere il bonifico come metodo di pagamento – è necessario effettuare un bonifico parlante specifico per le agevolazioni. Ci verrà subito fornito il numero della fattura e la data di emissione da inserire nel bonifico. In più, c’è la possibilità di richiedere la detrazione assieme ad un finanziamento a tasso zero, da pagare in dieci rate senza interessi, o a tasso standard, con un pagamento rateale prolungato.
È sufficiente inviare una mail all’indirizzo assistenza@desivero.com oppure chiamare il numero 0297190019 o scrivere direttamente in chat. Gli esperti del Contact Center ci forniranno tutto il supporto necessario e ci seguiranno passo passo durante tutto il processo di acquisto. Non solo, Desivero effettua servizi di installazione su tutta Milano ed Hinterland, previo sopralluogo di uno dei suoi professionisti.
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