Come scegliere tra termostufa a pellet o a legna
Scopri quali sono le caratteristiche delle termostufe a pellet o a legna e come scegliere la migliore per te
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Indice
Prima di capire funzionamento, differenze, vantaggi e svantaggi delle termostufe a pellet o a legna, occorre chiarire la differenza tra stufa e termostufa. Entrambi gli impianti sono esteticamente identici, l’unico fattore che le distingue è la possibilità di essere collegate al sistema termo-idraulico delle propria abitazione e dunque la capacità non solo di riscaldare gli ambenti, ma l’acqua calda sanitaria.
In genere una stufa, a pellet o a legna, serve soltanto per il riscaldamento, sia nel caso essa venga utilizzata come impianto principale che come integrazione di un impianto tradizionale già esistente. Le stufe riscaldano gli ambienti per irraggiamento o per convenzione. Le termostufe, a pellet o a legna, talvolta messe in commercio con il nome di stufe idro, sono invece collegate direttamente all’impianto di riscaldamento e dunque possono riscaldare i locali tramite i tradizionali radiatori già presenti nell’abitazione.
Le termostufe producono inoltre acqua calda sanitaria, grazie allo scambiatore di calore di cui sono dotate. Si può dunque dire che una termostufa, rispetto a una normale stufa, funziona proprio come una vecchia caldaia a gas, ma con consumi energetici nettamente inferiori e sfruttando un combustibile completamente naturale ed ecosostenibile, come il pellet o la legna.
Termostufa a pellet: come funziona
Le termostufe a pellet sono in genere disponibili sul mercato con tagli di potenza che vanno dai 13 ai 35 kW, a seconda della metratura della propria abitazione e dunque della capacità che l’impianto deve necessariamente sopportare. Lo scambiatore di calore del quale è provvista permette di scaldare l’acqua contenuta nell’impianto termo-idraulico mediante i fumi di combustione del pellet.
Come in tutte le stufe a pellet, anche le moderne termostufe in commercio sono dotate di un sistema elettronico digitale con il quale controllare con estrema facilità e sicurezza accensione, spegnimento e regolazione della temperatura. Una volta che l’acqua ha raggiunto la temperatura impostata, essa viene immessa nell’impianto e distribuita nei termosifoni. La produzione di acqua calda sanitaria, invece, è istantanea. Se accanto alla termostufa si decide di installare un serbatoio di accumulo per l’acqua, allora sarà possibile utilizzare l’acqua calda anche con la termostufa spenta (nel periodo estivo per esempio), riducendo ulteriormente i consumi energetici.
Termostufa a legna: come funziona
Le termostufe a legna, rispetto a quelle alimentate a pellet, sono ovviamente dotate di una camera di combustione chiusa più capiente al fine di potervi alloggiare la quantità di legna necessaria a produrre la potenza termica nominale che l’impianto è in grado di sviluppare. Allo scopo di massimizzare l’efficienza della legna, la camera di combustione è strutturata in modo tale da suddividere la combustione in due fasi, dette primaria e secondaria. Durante la prima il legno brucia grazie all’ossigeno prelevato dall’esterno, che trasforma lentamente il legno in carbone, gas, cenere e ovviamente calore. Durante la fase secondaria i gas surriscaldati provenienti dalla fase primaria salgono verso la parte superiore della camera di combustione, dove un secondo flusso d’aria li fa nuovamente incendiare per produrre un’ulteriore e consistente quota di calore, vapore e anidride carbonica.
La camera di combustione di una termostufa è completamente avvolta da un’intercapedine che, funzionando come scambiatore di calore, riscalderà l’acqua circolante al suo interno poi distribuita nell’impianto termo-sanitario dell’abitazione. Altri componenti fondamentali al corretto funzionamento di una termostufa a pellet o a legna sono il vaso di espansione che permette di normalizzare la pressione del fluido termovettore durante la fase di riscaldamento e la serpentina di scarico termico, che permette di regolarizzare la temperatura dell’impianto grazie all’immissione di acqua fredda, nel caso in cui l’acqua dell’impianto termico raggiungesse livelli rischiosi per l’integrità della termostufa.
Come scegliere tra termostufa a pellet o a legna
I prezzi di una termostufa a pellet, così come quelle a legna, variano principalmente in base al rivestimento (ghisa, ceramica, pietra ollare), alla potenza termica e, in minima parte, al combustibile utilizzato. A prescindere dal prezzo però, una termostufa garantisce vantaggi non indifferenti a livello economico e ambientale. Se state decidendo di acquistare una termostufa a legna o a pellet, ricordate che essi sono per cominciare impianti generalmente abbastanza costosi. Una termostufa a pellet è più costosa di una a legna soprattutto a causa della maggior praticità d’impiego di questo combustibile, disponibile in commercio in comodi sacchi, in genere da 15 kg, e non sfuso, come accade per la legna. Quest’ultima è sicuramente meno costosa, ma il suo rendimento energetico tende a non essere stabile quanto il pellet. Per non parlare poi della manutenzione e della pulizia: il pellet produce sicuramente meno cenere della legna. Infine, tenete conto del fatto che in media per riscaldare un appartamento di 100 mq occorrono circa 800€ di pellet contro 570€ di legna da ardere. Si consiglia però di installare una termostufa a legna solo nel caso in cui si disponga di sufficiente spazio per il suo stoccaggio.
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